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Venticinque secoli fa Platone, in due dialoghi tra i più enigmatici - il Crizia e il Timeo -, raccontava di una fiorente e favolosa civiltà, Atlantide, e del suo incredibile inabissamento nelle acque del mare per volere di Zeus. Da allora il mito di Atlantide nutre e ossessiona l'immaginazione dell'uomo di ogni epoca: quel racconto è una parabola filosofica o si riferisce a una realtà concreta? È esistita davvero un'isola così denominata, leggendaria per le sue ricchezze naturali e la civiltà dei suoi abitanti, per la concordia e la pace che vi regnavano? E dove? Nell'Atlantico o nel Pacifico? Oppure nel Mare del Nord? E poi: quale catastrofe ne ha provocato la scomparsa? Daniel Kircher indaga in questo libro il mistero che continua a circondare Atlantide: enumera i fatti, studia le carte, ripercorre le spedizioni che nel corso dei secoli si sono succedute, dà voce a personaggi quali Ignatius Donnelly, William Scott-Elliot, Helena Petrovna Blavatskij, Edgar Cayce. Tra storia e geografia, mito e archeologia, "Atlantide" ci parla di un possibile Paradiso Terrestre, in cui l'uomo vinse l'egoismo e raggiunse la felicità, in armonia con sé stesso e con la Natura.